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Il Muro delle Bambole

INAUGURATO IL “MURO DELLE BAMBOLE” ALLA SEDE ATER

WALL OF DOLLS contro la violenza sulle donne

Anche Roma ha il suo 'Muro delle bambole' per dire no al femminicidio e alla violenza sulle donne. L’Ater del comune di Roma, aderendo al progetto promosso dal Consigliere regionale Michele Baldi, ha concesso un muro dell'edificio in Via degli Acquasparta, accanto all'entrata dello storico Teatro Tor di Nona.


Alla cerimonia di inaugurazione avvenuta lo scorso 8 maggio hanno preso parte il Commissario straordinario e il Direttore generale di ATER Roma Giovanni Tamburino e Franco Mazzetto oltre numerosi rappresentanti delle istituzioni.

Inaugurazione di wall of dolls

Jo Squillo, Valentina Pitzalis e Noemi

Jo Squillo, Valentina Pitzalis e Noemi

All'evento hanno, inoltre, partecipato come testimonial numerosi artisti del mondo dello spettacolo e della musica tra i quali Jo Squillo, ideatrice del 'Wall of Dolls' di Milano e autrice del docu-film proiettato alla Festa del cinema di Roma e al Los Angeles International Culture Film Festival, Lino Banfi, Noemi, Maurizio Battista, Giada Desideri. Molto toccante la testimonianza di Valentina Pitzalis, sopravvissuta a un tentativo di femminicidio. Erano presenti anche magistrati, avvocati ed esponenti di associazioni e centri antiviolenza.
L'installazione, che sarà permanente, è arricchita anche da un'opera dello street artist Mauro Pallotta, in arte Maupal.

Wall of dolls_Ater via degli Acquasparta

“Crime scene” di Maupal



Crime scene di Maupal

Wall of dolls via degli Acquasparta



"Abbiamo aderito con convinzione alla richiesta di ospitare il 'Muro delle Bambole'" ha dichiarato il Commissario ATER Giovanni Tamburino "un simbolo che indica il rifiuto della violenza e della prevaricazione, ossia il rifiuto di sottomettere la volontà e la libertà altrui. Gli omicidi in Italia sono, fortunatamente, in calo ma non diminuisce la violenza contro le donne. Occorre combattere questa violenza fino a estirparla facendo comprendere anche visivamente, attraverso simbolo collocati nel cuore della città, quanto quella violenza sia segno di ignoranza e viltà. Custodiremo il Muro delle Bambole come segno prezioso per la regione, per la città, per tutti noi".
Foto di Leonardo Iavarone e Antonella Romé

Ultima modifica: 03/05/2017

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