Gestione amministrativa ERP
L'edilizia sociale (il servizio pubblico che fornisce case sociali ai non abbienti) sul territorio del Comune di Roma è affidata all'ATER per gli alloggi di sua proprietà e al Comune di Roma per gli alloggi di proprietà del Comune stesso.
L'assegnazione degli alloggi sociali é competenza unica ed esclusiva del Comune di Roma, che a seguito dell'emanazione di apposito bando, elabora e pubblica una graduatoria di aventi diritto all'assegnazione.
I criteri per l'accesso all’edilizia sociale sono definiti nel bando stesso.
All'ATER spetta, invece, la gestione successiva all'assegnazione degli alloggi di sua proprietà destinati all'edilizia sociale e ogni altra attività che rientra nei suoi fini istituzionali, previsti dalla normativa regionale.
In particolare, ATER provvede a rispondere alle istanze dell’utenza (ad esempio subentro, ampliamento ecc.) e ad avviare le azioni di controllo e perseguimento, per esempio della morosità e delle occupazioni abusive.
ATER deve soprattutto accertare periodicamente su tutti gli utenti o a campione la permanenza dei requisiti per la conservazione dell'assegnazione, tramite censimenti biennali e verifiche puntuali, anche sulla veridicità delle dichiarazioni rese dagli utenti, attivandosi anche in sede penale se riscontra dei falsi.
DETERMINAZIONE DEL CANONE DI LOCAZIONE DEGLI ALLOGGI ERP
(normativa al mese di luglio 2019)
Il canone di locazione applicato agli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) è regolamentato dalle leggi regionali del Lazio. Viene determinato calcolando sia il canone oggettivo dell’alloggio (equo canone), sia il canone soggettivo riferito al reddito annuo complessivo del nucleo familiare abitante l’alloggio. Dopo aver applicato i coefficienti corrispondenti alla fascia in cui è stato collocato l’assegnatario, per canone oggettivo e soggettivo, si applica il minor canone tra i due.
Di seguito sono riportate le principali leggi che regolamentano la materia:
- Legge n. 392/1978 (equo canone)
- Leggen. 457/1978, art. 21 (reddito convenzionale)
- LR n. 33/1987
- LR n. 30/1990
- LR n. 25/1997
- Legge 431/1998
- LR n.12/1999
- LR n. 10/2001, art. 284
- LR n. 27/2006, art 50
- LR n. 11/2007
I dati principali che concorrono al calcolo dei canoni oggettivo e soggettivo sono i componenti del nucleo familiare e le loro caratteristiche soggettive, il reddito percepito da ciascun componente del nucleo (con la specifica dei redditi dei figli e coniuge non residente) e le caratteristiche oggettive dell’immobile.
CANONE SOGGETTIVOIl canone soggettivo è determinato dal reddito complessivo lordo del nucleo familiare e dalle caratteristiche soggettive dei componenti che concorrono a individuare la fascia reddituale determinata in funzione del reddito convenzionale del nucleo.
CANONE OGGETTIVO
Gli elementi per il calcolo sono quelli della legge “Equo Canone” (legge 392/1978, ora superata per molti aspetti dalla legge 431/1998).
Agli assegnatari regolari è attribuito un canone oggettivo calcolato con le modalità previste dalla legge 392/1978, e con gli adeguamenti normativi successivi (leggi regionali 33/1987, modificata dalla legge 30/1990, 25/1997 e dalla 12/1999).
I parametri oggi applicati sono di seguito descritti:
- Costo unitario ottenuto moltiplicando il Costo base per i coefficienti relativi alle caratteristiche specifiche dell’immobile.
- Superficie convenzionale ottenuta sommando la percentuale delle diverse superfici interne ed esterne e pertinenze riportate al netto dei muri perimetrali.
- Coefficiente di abbattimento del canone oggettivo nella misura di 0,0385 (non superiore dunque al 3,85% del “Valore Locativo”).
- L’aggiornamento ISTAT annuale: il canone oggettivo è aggiornato annualmente nel mese di gennaio in misura pari al 75% delle variazioni annuali accertati dall’ISTAT (in base al coefficiente ISTAT annuale del mese di giugno dell’anno precedente).
Pertanto la formula di calcolo del canone ERP regionale oggettivo è la seguente:
CANONE MENSILE OGGETTIVO = Costo unitario x Superficie Convenzionale x (Coefficiente di abbattimento/12) x ISTAT complessivo
Il canone così calcolato va moltiplicato per la percentuale di Equo Canone prevista per la fascia di reddito in cui si colloca l’assegnatario.
Pertanto la formula di calcolo finale del CANONE OGGETTIVO è la seguente:
CANONE MENSILE OGGETTIVO PARAMETRIZZATO = [Costo unitario x Superficie Convenzionale x (Coefficiente di abbattimento/12) x ISTAT complessivo)] x percentuale E.Q della fascia dell’Assegnatario
DETERMINAZIONE FASCIA
La fascia viene determinata utilizzando il reddito convenzionale con un'unica eccezione per la fascia A, il cui canone è fisso (€ 7,75). Per individuare la fascia di reddito in cui collocare l’assegnatario, il reddito convenzionale deve essere confrontato con i limiti riportati nella Tabella delle Fasce definita dalla legge regionale 10/2001 e modificata dalla L.R.27/2006.
Qualora del nucleo facciano parte componenti diversamente abili, purché con disabilità superiore al 66%, la fascia attribuita è quella relativa alla classe massima della fascia immediatamente inferiore, con l’eccezione della fascia B per cui la fascia attribuita non può essere inferiore alla fascia B1, in quanto la fascia A è riservata solo a particolari categorie di reddito.
La Fascia A è riservata:
- a) agli assegnatari che hanno solo redditi da pensione di importo lordo pari o inferiore alla pensione minima INPS erogata nell’anno del reddito
- b) all’assegnatario capofamiglia, totalmente inabile al lavoro comprovato da certificazione emessa dalle preposte strutture sanitarie, unico possibile produttore di reddito
- c) ai nuclei familiari con tutti i componenti effettivamente disoccupati.
La Fascia B è riservata:
- a) ai redditi da lavoro dipendente
- b) ai redditi da pensione
- c) ai redditi prodotti e percepiti ai seguenti titoli: trattamento di cassaintegrazione, indennità di mobilità, indennità di disoccupazione, sussidi assistenziali e assegno di mantenimento percepito dal coniuge separato o divorziato
Le Fasce C, D, E sono attribuite per tutti gli altri tipi di reddito.
Per le fasceF e G, la cui somma dei redditi lordi è maggiore a € 31.503,49, il canone soggettivo va maggiorato dello 1% per ogni 2.582,29 € a partire dal suddetto massimale.
CALCOLO DEL CANONE DI LOCAZIONE
Determinati il canone oggettivo e soggettivo, come precedentemente descritto, si attribuiscono i coefficienti corrispondenti alla fascia di reddito del nucleo abitativo.
Il CANONE DI LOCAZIONE applicato è determinato dall’importo minore tra i due canoni oggettivo e soggettivo.
CASI PARTICOLARI
Nella determinazione della fascia si possono verificare particolari condizioni:
- mancata presentazione dei redditi - viene applicato il canone massimo;
- reddito complessivo del nucleo familiare = 0: viene applicata la fascia C1 ed il canone è attualmente di € 69,65 + aumenti Istat. La fascia C1 è la fascia minima per il canone ERP, per utenti non percettori dei redditi tassativamente indicati per l’attribuzione delle fasce A e B
- redditi da lavoro dipendente tali da determinare un canone inferiore a quello della fascia A - viene applicato il canone di € 7,75
- fascia B4 con redditi = 0 - casi dovuti all’applicazione del beneficio alla fascia C della diversa abilità - viene applicato il canone di € 7,75
- fascia C con redditi da lavoro autonomo in perdita o tali da determinare un canone soggettivo inferiore a quello della fascia B - viene applicato il canone di € 69,65
Occupanti Senza Titolo
Agli occupanti senza titolo non soggetti a sanatoria è attribuita l'indennità di occupazione calcolata nella misura del 300% dell'equo canone, in base alla legge regionale di sanatoria 27/2006.
Tabella per la determinazione del canone regionale